Intolleranze ad allergie alimentari
Le intolleranze alimentari sono molto diffuse e spesso si presentano in fasi della vita non necessariamente iniziali come può essere l’infanzia.
Oggigiorno l’informazione e l’aggiornamento su questo disturbo sono molti attivi, soprattutto perché il cibo rappresenta un tema fondamentale della nostra vita, e il mangiare sano coincide perfettamente con quello che vuol dire condurre uno stile di vita corretto e bilanciato, per contrastare le malattie cardiovascolari e l’aumento del peso corporeo, non solo per una necessità estetica.
Prima di tutto è doveroso fare una distinzione tra intolleranze alimentari e allergie alimentari. Le prime si manifestano con l’assunzione di cibi consumati quotidianamente come latte, pomodoro, grano, latte, e i tempi di reazione sono abbastanza lunghi: si passa da qualche ore a un paio di giorni dopo.
Le allergie invece, si verificano con una reazione immediata in seguito all’assunzione di cibi ingeriti saltuariamente, spesso molto invasive e da curare immediatamente (per esempio un’improvvisa orticaria dopo aver mangiato le fragole, la comparsa di chiazze rosse sul corpo dopo aver mangiato le nocciole e così via).
Le intolleranze più diffuse sono quelle al lattosio e al glutine, disturbi curabili eliminando per un periodo di tempo l’alimento in questione tramite una dieta prescritta dal medico, e poi reintegrarlo quando si ritiene il caso, cosa che non può essere fatta con le allergie, perché i cibi che provocano determinate reazioni devono essere totalmente evitati e tenuti anche lontani da tutti gli altri cibi che ingeriamo, anche il solo contatto potrebbe essere pericoloso.
Non è un caso che i celiaci ovvero chi soffre di allergia al glutine debba necessariamente tenere i propri alimenti in un ripiano della cucina a parte o in una credenza apposita. Molto spesso, le intolleranze alimentari, non causando delle reazioni invasive e visibili come possono essere quelle delle allergie, rischiano di essere ignorate e molto spesso non capite.
L’aumento di peso, il gonfiore addominale, e disturbi gastroenterologi sono delle cause che purtroppo possono derivare dall’intolleranza a qualche alimento, e solo diminuendo o nel peggiore dei casi togliendo del tutto l’alimento in questione, è possibile perdere peso e recuperare il benessere a livello digestivo. Sono proprio le diete però, che molto spesso ci creano disagi.
Le diete vegetariane e vegane che prevedono l’eliminazione totale di alcuni cibi come: pesce e carne nel primo caso, e nel secondo anche i derivati, possono portare a delle allergie e intolleranze non indifferenti.
Sono moltissimi i casi di soggetti che, dopo una lunga assenza di un cibo (2/3 mesi) hanno poi avuto delle reazioni come vomito o malori diffusi dopo aver ingerito lo stesso per caso o per sbaglio.
Con l’arrivo della primavera la corsa alla “prova costume”, l’iscrizione in palestra e l’inizio della dieta è quasi un rito forzato, quindi il consiglio è sempre quello di mangiare tutto (tranne in casi di allergie ovviamente), ma in quantità adatte al nostro peso forma, con poco condimento (soprattutto poco sale), mangiare cibi sani possibilmente di coltivazione biologica e camminare molto, fare la scale a piedi per andare in ufficio e non prendere l’ascensore, ed evitare fumo e alcool.
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